COMUNICATO STAMPA PER I NOSTRI ASSOCIATI

COMUNICATO STAMPA PER I NOSTRI ASSOCIATI

In merito all’articolo sottostante, frutto di iniziativa privata, la sezione di Vicenza precisa di aver contattato i vertici SVT dopo la segnalazione della socia di Padova residente ad Altavilla, i quali hanno assicurato di voler riattivare i segnalatori acustici di fermata su tutti i mezzi ove sono in dotazione e di consentire l’apertura della porta anteriore, almeno per le informazioni, in fascia gialla/arancione. Confermiamo l’inaccessibilità del sito SVT nella sezione reclami. Il sito è dato in gestione a terze parti per cui non abbiamo una tempistica relativa alla sua sistemazione.
L’associazione è sempre al fianco dei propri associati con i tempi tecnici necessari.
Ringraziamo tutti per la comprensione
 
L’autobus in zona rossa Rebus per i non vedenti
Il Giornale di Vicenza del 27/03/2021
ALTAVILLA. La zona rossa cambia la vita e lo fa da un giorno all’altro. Valeria (ne omettiamo il cognome per la sua situazione) ha 28 anni, vive a Altavilla ed è non vedente. Ogni mattina prende il bus 1214 di Svt che la porta dalla fermata vicino a casa fino alla stazione di viale Milano. Da lì, poi, sale sul bus della linea 5 che la porta fino a viale Trieste, dove scende per raggiungere il luogo dove sta effettuando uno stage. Deve affrontare il percorso inverso nel pomeriggio. È abbonata. Tutto perfetto, o quasi, nei giorni della zona arancione. Molto meno da quando la regione è entrata in zona rossa: «È diventato impossibile salire dalla porta anteriore – racconta – Per me è fondamentale perché posso immediatamente parlare con il conducente per capire se mi trovo sul bus corretto e, quando ho la necessità di scendere, per chiedere se si tratti della fermata giusta. Salendo dalla porta centrale, obbligatorio con queste restrizioni, trovo un ostacolo in più nella catenella che viene posizionata per dividere la zona dell’autista da quella dei passeggeri. Per capire se sia la fermata giusta dove scendere, utilizzo un’applicazione per lo smartphone che, però, non è la scienza esatta. I problemi più gravi li affronto nella stazione di viale Milano per capire se sono salita sul bus corretto e alla fermata di viale Trieste». Valeria ha provato a fare presente all’azienda i suoi problemi, ma si è scontrata con un ostacolo tecnologico: «Mi hanno chiesto di compilare un modulo per i reclami. Il mio pc supporta un software di sintesi vocale che mi ha permesso di compilare correttamente tutto il modulo ma, alla fine, quando è richiesto di inserire il codice per dimostrare di essere una persona e non un robot, la sintesi vocale non è supportata. Ho inviato una mail, senza risposta. Ho contattato l’Unione ciechi di Vicenza per cercare di avere un supporto». Svt spiega: «Abbiamo già sensibilizzato i conducenti sulla tematica, indicando i comportamenti necessari affinché, compatibilmente con le norme del Codice della strada e i provvedimenti anti-covid, i disagi causati dal trovarsi in zona rossa abbiano il minor impatto possibile su chi usufruisce del trasporto pubblico. Le esigenze dell’utente sono state prese in considerazione, ma va ricordato che l’impossibilità di accedere sui mezzi dall’ingresso anteriore deriva dalle normative anti-covid a tutela dell’utenza e del personale aziendale».
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