17 marzo 2013 – Visita al Castello di Predjama e grotte di Postumia

IL RACCONTO DELLA GIORNATA…

Tutti pronti davanti alla stazione ferroviaria di Treviso, il tempo era incerto, però il capogruppo ci rassicurava: oggi sarà una giornata splendente ! Qualche dubbio ma nessuna reazione vista l’ora del mattino. Vedremo nel prosieguo. Saliti in bus tutti sistemati, accolti con calore da una hostess allegra. Per un po’ tutti attenti per gli avvisi di questa hostess che andava e veniva, ora con qualche ovetto di Pasqua, ora con tesserini di riconoscimento e poi, ancora, ancora… fino alla sosta tecnica in un autogrill. Lì ci siamo imbattuti in una piccola disavventura. Voi penserete: qualcuno è stato male o si è fatto male… Niente di tutto questo! La sosta è stata molto lunga. Nonostante tutto i gemelli non battevano ciglio.. anzi aspettavano che la bionda guida gli portasse le caramelle.

Finalmente si arriva al castello di Predjama: il tempo incerto, un lieve cenno di neve, qualche foto mentre attendiamo che la nostra hostess faccia i biglietti e si metta d’accordo con la guida. Comincia la scalata alla fortezza: sinceramente è stata un’ impresa. Attenzione a dove si mettono i piedi, si può scivolare sia perché bagnato sia perché gelato. La fortezza, avvinghiata alla montagna, alta cinque piani, è ricca di stanze e stanzette adibite ad usi diversi: cucina, ospiti, tortura, cappella, foresteria e stalla. La salita fino al quinto piano è stata dura. Però dall’alto si poteva vedere il paesaggio ammantato di neve e scorgere un cunicolo che serviva come via di fuga. Finita la visita all’esterno, cadeva la neve e faceva freddo. L’allegra brigata, dopo le foto di rito, ha ripreso il bus per recarsi a Postumia. Alle dodici, puntuali, abbiamo iniziato la visita a bordo di un trenino. Si doveva far attenzione a non muoversi con le braccia o con la testa, perché poteva diventare pericoloso, tanto si sfioravano le rocce. Lo spettacolo che man mano si presentava davanti a noi era meraviglioso: stalattiti e stalagmiti erano superbe per  bellezza estetica , per  mole e per la varietà di forme. Scesi, la guida ci ha riferito i dati salienti delle grotte e ci a avvisato che dovevamo preoccuparci di non toccare le varie sculture naturali, in quanto potevano essere sporcate dal sudore delle nostre mani. Naturalmente le persone non vedenti sono state autorizzate a toccare. La visita iè terminate alle 14. I gioielli visti la sotto hanno allietato lo spirito di tutti i partecipanti. Una volta fuori, siamo stati accolti da un’aria fresca che stuzzicava l’appetito. Di nuovo in bus verso la costa, destinazione Pirano, meta agognata da tutti i partecipanti: il pranzo a base di pesce. In definitiva abbiamo pranzato e cenato verso le 16.; era buono ed abbondante. Finito il banchetto, il mare davanti a noi era mosso, cominciava una leggera pioggia;  fatta qualche foto ci siamo diretti al bus per far ritorno. Due cose: vi ricordate della sosta iniziale? Una banconota da cinquanta euro falsa. Chi l’ha detto? Chi può saperlo… in ogni modo nessuno ci ha rimesso, una piccola colletta di un euro e mezzo a testa e il problema è stato risolto. La seconda cosa: il capogruppo ancora una volta non si è smentito, ogni volta che si fa un’uscita organizzata dal Presidente regolarmente piove. A parte tutte le ciancie la giornata è stata bella sotto ogni punto di vista.

Attendo pareri anche contrari!

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